Miniere di Cogne, museo del parco minerario

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Un percorso di visita ricco ed emozionante attraverso storia dell'estrazione mineraria locale con ricostruzioni d'ambiente ed interviste.

Visite guidate al museo delle Miniere di Cogne

Sollevando lo sguardo al cielo, dalla piazzetta del centro di Cogne, verso sinistra rispetto alla chiesa dedicata a Sant’Orso, lo sguardo si posa sul Monte Creya. E’ lassù che ci appare nitidamente un villaggio situato a ben 2.400 metri di quota! Si chiama Colonna e ha ospitato per moltissimi anni il complesso abitativo dei minatori, uno dei più alti d’Europa.

La Valle di Cogne è conosciuta ampiamente per la sua bellezza paesaggistica e naturalistica racchiusa nel Parco Nazionale, ma ancora pochi conoscono il passato non troppo lontano di questa località strettamente legata all’estrazione della magnetite e quindi alle sue miniere.

Un passato fatto sicuramente di duro lavoro, di sudore, fatica, e sfruttamento di quella che fu la più grande risorsa per la comunità valligiana sin dal XV° secolo, la magnetite, potremmo definirla l’ “oro nero” di Cogne.

 

Il Centro espositivo

Il centro espositivo delle Miniere inaugurato nel dicembre 2021 si trova sulla destra orografica a poca distanza dal paese di Cogne, ospitato in quello che un tempo era il Villaggio “basso” dei lavoratori realizzato nel 1960 ed intitolato ad Anselmetti, ingegnere e dirigente industriale.

Il percorso museale permette di addentrarsi nell’anima di Cogne attraverso un vero viaggio nella sua storia ma soprattutto nella sua identità che si riassume in un omaggio agli uomini di Cogne e al loro duro lavoro: i minatori, uomini provenienti non solo dalla Valle locale ma anche dal centro e dal sud Italia.

 

 

 

Il percorso di visita

Il percorso di visita si sviluppa su due livelli più una sezione esterna collegata da una rampa coperta che conduce all’impianto di frantumazione del minerale. Un locale oggi dismesso ma recuperato come un piccolo sito di archeologia industriale, in cui si potranno vedere i carrelli originali che trasportavano il materiale a valle.

La prima parte del museo è dedicata alla geologia della valle d’aosta e alle estrazioni sul territorio regionale, nonchè alle vicende storiche del passato e alla storia locale.

Grazie alle numerose riscostruzioni di ambiente corredate da video immersivi e all’esposizione di oggetti ed attrezzature tecniche, il visitatore rivive i momenti più importanti della vita della comunità locale.

Nella parte superiore si “sale” a tutti gli effetti,  verso il villaggio Colonna per immegersi nei locali in cui i minatori vivevano, magiavano e trascorrevano anche il poco tempo libero a loro disposizione.
Si potranno vedere gli uffici, documenti, sale da pranzo, ricreati sulla base dei locali originali, e soprattutto vivere un’emozionante esperienza nella galleria di estrazione!

Qui è stato ricreato un vero e proprio ambiente della miniera, una galleria in cui è possibile addentrarsi per conoscere le attrezzature e le tecniche di estrazione e provare virtualmente a far brillare la dinamite, ascoltando attraverso i video, il racconto degli operai specializzati che vi lavoravano.

 

Il trenino del Drinc

Un’idea folle quanto incredibile avuta dall’allora direttore della Miniera, l’Ing. Gilardi permise di risolvere il problema del trasporto del minerale verso il fondo valle.

Attraverso la realizzazione di una lunga e stretta galleria orrizontale di oltre 6 km e mezzo, realizzata interamente nella montagna, il trenino caricato con il materiale estratto, giungeva dalla frazione di Moline fino ad Acque fredde, località a monte di Aosta, dove poi il minerale grazie ad una teleferica scendeva fino all’acciaieria di Aosta.

La galleria venne inaugurata nel 1922. Oggi il museo ospita una sala dedicata ad una parte del treno con i suoi vagoni.

 

 

 

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