VISITA GUIDATA A COGNE e le sue Valli, cosa vedere
Cogne, un tempo importante centro minerario per l’estrazione del ferro, è ora una località turistica molto conosciuta, ma tranquilla e accogliente.
La località ha un passato ricco di storia, cultura e tradizioni, spesso raccontate attraverso feste, mostre e incontri.
Accanto al paese si estende il grande Prato di Sant’Orso, premiato nel 2011 come “Meraviglia italiana”, un’oasi di pace ma anche meta dello sci di fondo invernale, che si affaccia sul monte Gran Paradiso, uno dei 4.000 metri valdostani ed italiani!
NEL CUORE DEL PAESE
Visitando insieme le caratteristiche vie del paese, scopriremo che sono intervallate da antiche costruzioni civili e religiose, testimoni di un passato ricco di storia.
Tra le numerose testimonianze, vi è la Chiesa parrocchiale dedicata a Sant’Orso, proprio come l’omonima Collegiata sita ad Aosta, il Castello reale, la Casaforte Villette, la particolare Fontana di ferro, la Maison Grappein, e appena più a monte della piazza principale, la Maison Gérard-Dayné, una splendida casa rurale a funzioni concentrate divenuta oggi un eco-museo.
Questa bellissima località fu scelta a metà del 1800, anche dai reali Savoia. Il Re Vittorio Emanuele II°, amante della caccia, creò nelle valli del Gran Paradiso (tra le quali Rhemes e Valsavarenche) una sua riserva speciale per la caccia allo stambecco.
Solo molto tempo dopo, nel 1922, venne istiuito il Parco Nazionale del Gran Paradiso, comprendente i territori valdostani e piemontesi, per la salvaguardia della specie.
TRADIZIONI LOCALI:
Le “Dentelles” un saper fare secolare
La piazza della chiesa ospita anche la “Maison de Pitz“, un piccolo eco-museo nel quale sono esposti i bellissimi pizzi lavorati al tombolo. Questa è una antica pratica e conoscenza importata da suore francesi nel corso del 1600 e tramandato ancora oggi sia oralmente che nella pratica, grazie al saper fare dei bravissimi “Dentelliers de Cogne”.
La “Dévetéya” una tradizione unica
La tradizionale festa della désarpa celebra il rientro dagli Alpeggi di montagna verso Valle, delle nostre preziose “reine“, le regine indiscusse del buon latte utile alla produzione della Fontina DOP.
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