Les chemins des vignobles, strade dei vigneti, sono una rete di sentieri che si immergono nelle coltivazioni delle viti e talvolta dei meli ed attraversano i versanti soleggiati di tutto il fondo valle. In questo scenario davvero suggestivo ci si sente a contatto con la terra di cui è possibile sentirne l’odore ed i profumi, ammirando il paesaggio ed i versanti scosesi da un’altra prospettiva.
LA STORIA e LUOGHI
La storia della viticoltura inizia addirittura dall’età preromana, giungendo attraverso i secoli, sulle tavole dei contadini e soprattutto dei ricchi signori medievali, delle casate nobiliari più importanti.
In Valle d’Aosta, per caratteristiche mofologiche, vi è una frammentazione del territorio che viene coltivato in piccoli appezzamenti. Terrazzamenti disposti su ripidi versanti che si presentano ai notri occhi come dei mosaici che l’uomo ha creato nel tempo con sforzo, passione e conoscenza.
Li chamano Vigneti eroici, come le mani dei vignerons che da secoli li coltivano e ne raccolgono i frutti.
Nessun macchinario è in grado di inerpicarsi lungo i filari ed i muretti a secco che attraversano quasi l’intera regione, disponendosi in luoghi diversi dai più scoscesi a quelli più lievi.
Anfiteatri naturali soleggiati caratterizzati da rocce ricche di calore, quali l’Enfer di Arvier, il Torrette di Saint Pierre o i vitigni a piede franco dell’alta Valle di Morgex e La Salle che utilizzano invece il freddo come alleato per conferire caratteristiche aromatiche uniche e preziose al vino.
In Valle d’Aosta abbiamo infatti tante varietà autoctone. Una produzione che oggi ha raggiunto livelli di alta qualità conquistando anche mercati internazionali, un orgoglio che a partire dal 1971 ha premiato il nebbiolo di Donnas come prima DOC valdostana.