Monte Cervino Stupore e meraviglia
Da più di due secoli, la località di Cervinia, come anche Valtorunenche, è conosciuta a livello internazionale non solo per lo sci, ma come patria indiscussa di grandi imprese alpinistiche susseguitesi nel 1800. Un luogo che ha attratto viaggiatori, guide alpine e amanti della montagna affascinati dalla bellezza e dall’ imponenza di una cima per molto tempo irraggungibile il Cervino, conquistato nel 1865.
Dalla forma inconfondibile il Cervino quota 4478 m. si presenta come un simbolo che sovrasta con armonia ed eleganza l’abitato di Breuil, termine locale che indicava un tempo una conca paludosa.
Ai fianchi della vetta lo spartiacque sul quale è collocato si abbassa bruscamente, lasciando alla montagna la carateristica forma a piramide dalla cima leggermente inclinata, con quattro versanti esposti verso i punti cardinali. Caratteristica morfologica alla quale è legata la leggenda del gigante Gargantuà, che scavalcando la montagna vi rimase incastrato a cavalcioni creandone così la forma.
Salita al Plateau Rosà in funivia
Il pianoro ghiacciato, questo il toponimo del Plateau Rosà derivante proprio dal dialetto locale patois. Una grande distesa di ghiaccio intervallata da crepacci e discese mozzafiato da dove si possono osservare le più alte ed importanti vette valdostane e di confine con il Piemonte e la Svizzera.
La salita è oggi possibile a tutti grazie agli impianti a fune del Comprensorio Monte Cervino Sky Paradise.
Una storia, quella delle funivie, che parte da lontano e che acccomuna il nome dell’Ingegnere Lora Totino ai grandi giganti delle alpi grazie alle sue grandi imprese costruttive.
Oggi in poco più di 15 minuti, si raggiunge la quota di 3.480 m. e le 3 tappe della salita permettono di ammirare paesaggi davvero emozionanti e diversi tra loro, dai laghi alla neve perenne.
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